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Capodanno 2 (ritardatario)

Fonti certe (blogger e amici) mi rassicurano sul fatto che c’è tempo fino al 31 gennaio per esprimere propositi e desideri per il nuovo anno (o forse era la scadenza del canone TV).

Propositi in questo periodo non ne ho e i desideri… beh, quelli credo che si possano avverare solo se li tieni bene in mente quando soffi sulla torta con le candeline. Ad ogni modo, colgo al volo il pretesto per pubblicare il post con cui avrei voluto inaugurare l’anno e che, per varie circostanze, arriva giusto in corner.

Del resto, visto com’è andato questo gennaio, non mi dispiacerebbe che il vero 2015 cominciasse domani, magari partendo un po’ meglio.

Il Capodanno in fondo è una festa profana che viene subito dopo una festa sacra e, come ogni celebrazione, ha i suoi riti. La cosa bella è che ognuno può scegliere i preferiti fra quelli classici più o meno popolari, oppure crearne dei propri. Caratteristiche comuni sono quelle di guardare al passato o al futuro, in ogni caso con chiari intenti scaramantici. Senza rinunciare alla tradizionale apertura dello spumante davanti alla TV nazionalpopolare, i miei riti di Capodanno sopravvissuti nel tempo sono due: il riassunto degli avvenimenti sportivi dell’anno trascorso e la lettura dell’oroscopo per l’anno che verrà.

Nonostante possano apparire attività piuttosto superficiali, sono profondamente legate a ricordi familiari e alla mia storia personale (ormai abbastanza lunga). Ad ogni modo, finora hanno funzionato almeno per partire con un minimo di spirito positivo. E poi sempre meglio di infilarsi delle imbarazzanti mutande rosse.

Le maratone sportive di capodanno erano iniziate quand’ero piccina, con lo sfogliare le pagine dedicate sui giornali, in mezzo agli altri annuali elenchi di avvenimenti importanti e di chi “ci ha lasciato”. Io preferivo lo sport, ancorché non fossi un’esperta, perché quei nomi, dispute e vittorie erano legate alle varie passioni dei miei cari. Poi col tempo si sono aggiunte le mie di passioni sportive seguite o praticate e sono passata alle trasmissioni televisive, che mi coinvolgevano per ore. Negli ultimi anni, e grazie anche alla beneamata rete, la tradizione è rimasta, richiedendo molto meno tempo.

Del primo oroscopo annuale ho il ricordo di un parente o conoscente che per Natale regalò a ogni membro della famiglia il libricino del relativo segno, letto avidamente da me e mia sorella con grandi risate e dandoci di gomito per quanto riportato nel capitolo “amore”. Non so come sia adesso, ma ai tempi delle mie elementari anche la sola parola “amore” provocava imbarazzi incontenibili. Confesso che da allora ci sono stati periodi in cui la lettura dell’oroscopo per l’anno nuovo ha provocato angosce e trepide speranze (beata adolescenza!) ma, anche dopo aver raggiunto un adulto distacco, quel rito è rimasto, fosse pure da assolvere leggendo l’inserto di un qualunque Oggi che in casa dei parenti non manca mai. Nel caso poi il pronostico fosse infausto, sempre grazie alla rete si possono cercarne mille altri, finché non si trova quello abbastanza benaugurale.

Come postilla, visto che il Capodanno è ormai trascorso, vi confido che quest’anno non ho fatto in tempo a guardare le notizie sportive nei giorni giusti e, nonostante abbia letto numerosissime previsioni astrologiche, non ne ho trovata una, dico UNA, che non riporti che il 2015 per il mio segno sarà uno schifo.

Visto poi com’è iniziato, forse è giunto il momento di cambiare riti propiziatori.

gufo_nella_neve_HD

(un bellissimo portafortuna trovato nel web)